Gestione della classe

by Antonella Balena

Gestire una classe include diversi aspetti:clima di classe,la leadship del docente,tipo di autorità,le dinamiche della classe

Il clima di classe puo essere influienzato d aatteggiamenti che danneggiano la relazione educativa,mentre la leadership del docente può essere inesistente,autoritaria,autorevole,democratica,distaccata.Si deve propendere per la figura dell’insegnante assertivo,attraverso la osservazione sistematica delle dinamiche della classe. Se la leadership nel tempo cambia a seconda dell’età degli studenti,i tips per la gestione della classe sono sempre validi

  1. Instaurare un clima positivo,salutando quando si entra (Teoria dei neuroni  specchio,Ramachandran,2005)
  2. Condividere regole chiare
  3. Stabilire obiettivi e verificarne il raggiungimento
  4. Incoraggiare,lavorare in prossimità,usare toni pacati della voce
  5. Utilizzare un linguaggio semplice e chiaro
  6. Non intimidire gli studenti con il linguaggio corporeo (non stare chini su di loro,mettersi a fianco)
  7. Nelle situazioni di difficoltà prevedere una pausa
  8. Evitare di farli sentire in imbarazzo di fronte ai compagni

L’insegnante ideale dunque

  1. Coinvolge tutti i ragazzi ma mantiene una certa distanza emozionale
  2. Usa tecniche diverse :con il giusto approccio lo studente è più motivato
  3. Mantiene le promesse e ammette gli errori
  4. Conosce la materia e programma la lezione (essere preparati aumenta la fiducia)
  5. Ascolta gli studenti
  6. Evita i tempi morti
  7. E’ coerente con i gesti e le parole (ciò che dice corrisponde a ciò che esprime con il linguaggio corporeo)
  8. Non è un debole:se non è leader della classe,in breve tempo uno studente lo diventerà

In una classe mal gestita il docente spesso pensa che il suo lavoro non abbia nulla a che fare con le relazioni,che tutto ciò che è al di fuori della classe non abbia relazioni con quello che accade durante le lezioni,che non si debba ascoltare gli studenti,che la punizione sia la soluzione più efficace,che vada valutato il gesto e non la persona che lo compie,dimentica di essere un modello per i suoi studenti

In una classe ben gestita il docente ideale fa esattamente l’opposto,utilizzando una diattica flessibile,aggiornandosi,aprendosi a nuove metodologie inclusive con l’utilizzo quanto più è possibile delle nuove tecnologie,indaga circa le situazioni negative ed i comportamenti di disturbo e disinteresse degli studenti.

Gli errori educativi da evitare dunque sono molteplici:dare eccessiva considerazione a comportamenti non desiderabili,trascurare di valorizzare comportamenti positivi,continuare a ripetere al discente cosa non deve fare,perdere il controllo mentre si rimprovera (indice di scarsa o inesistente tenuta emotiva),punire in modo incoerente e ritardato

Anche i tempi di lavoro vanno ben pensati al fine di evitare momenti che potrebbero ingenerare problemi relazionali o di altra natura:sottostimare i tempi crea stress e fretta,sovrastimare crea tempi di pausa lunghi che porteranno a distrazione e enoia

Soluzioni:

  1. stimare i tempi giusti,stabilendo delle routine
  2. alternare attività lunghe e brevi
  3. comunicare agli studenti le attività previste

Ma come risolvere i problemi?Innanzitutto bisogna garantire fluidità e continuità alla lezione,impedendo interruzioni ma consentendo,al momento giusto, i  dovuti e  e necessari interventi da parte degli studenti.Se un alunno interviene,guardarlo negli occhi (il contatto oculare è di primaria importanza,soprattutto con gli alunni che maggiormente tendono a distrarsi),avvicinarsi di lato e poggiare una mano sulla spalla.Muoversi tra i banchi per mostrare controllo e presenza in caso di necessità da parte degli studenti,parlare a bassa voce,con tono pacato ma non monocorde,prevedendo pause di riflessione,risolvere i conflitti con un basso profilo,rimproverando gli allievi guardandolo ma anche riservandosi di parlare con lui in disparte è per non imbarazzarlo davanti agli altri,cercando di capire i motivi di tale comportamento.E’ necessario procedere ad una osservazione sistematica degli alunni,soprattutto di quelli che hanno comportamenti di disturbo,per capire il prima,il durante ed il dopo di certi atteggiamenti,per poi procedere ad una “trattativa” con lo stesso docente,con cui non si prescinderà da certe inderogabili regole,ma si cercerà di trovare un compromesso da cui sia il docente che l’alunno escano vincitori.Non va sottolineata la negatività della persona,ma del gesto negativo che si comopie,passando dal “tu” all “io”.Invece di dire “non parlare” esprimersi “non posso farmi ascoltare se si parla tutti insieme”

Nelle fasi iniziali del l’anno scolastico si decide  buona parte del rapporto che si andrà ad instaurare con gli studenti:gli opinion leader si formerano un’opinione sul docente e condizioneranno il clima generale della classe.

Il docente può  trasmettere una immagine in qualche modo misurata e controllata,decidendo cosa far filtrare del proprio io privato.Non ci sono immagini vincenti ma convincenti,quando c’è coerenza tra quel che si fa e quel che si è.Il docente assertivo,ciò a cui bisogna tendere,è autorevole ed essere autorevole significa avere un mix di  fattori quali temperamento,autostima,fama,coerenz,disponibilità all’ascolto,passione per la disciplina ed il lavoro,continuo autoaggiornarsi e mettersi in gioco,ma soprattutto disponibilità all’ascolto verso gli studenti,disponibilità a cambiare se necessario,gestione accorta della lezione,stile comunicativo favorevole,utilizzo di più stili di insegnamento,in modo da non trascurare nessun alunno .L’autosservazione attenta e la valutazione effettuata dagli studenti consentono con il tempo di mettere a fuoco e rimuovere gli errori comunicativi  che  possono ostacolare  la relazione educativa

Ecco infine un decalogo

1) Prima date e poi chiedete: agli alunni date rispetto, attenzione, coerenza,  comprensione. Prima voi.
2) Entrate in classe pieni di entusiasmo: l’entusiasmo è contagioso. Come la noia.
3) Ricordate che anche i ragazzi difficili sono vostri alunni: non sono maleducati, ma male educati; hanno bisogno di aiuto più degli altri.
4) Mettetevi sempre in discussione. Aggiornatevi, leggete, studiate, confrontatevi.
5) Fate sentire ai ragazzi che volete aiutarli e che vi interessano. Diteglielo.
6) Date molta importanza alle regole e rispettatele voi per primi.
7) Avere una buona autostima è essenziale: gli alunni vi vedono come vi vedete voi. Se non vi stimate non vi stimeranno neanche loro.
8) Privilegiate concetti e metodi: i puri contenuti si trovano anche nel web.
9) La lezione perfetta è quella che costruite insieme agli alunni. È un dialogo, non un monologo. Non si può apprendere senza partecipare.
10) Per essere autorevoli dovete essere preparati e guadagnarvi la fiducia e il rispetto dei ragazzi

Un insegnante autorevole deve avere tutti questi requisiti: deve essere giusto, onesto, coerente, forte, comprensivo, gentile, rispettoso, equilibrato, serio e misurato. Un insegnante deve essere preparato, non solo sulla sua materia, ma anche su tutto quello che riguarda le problematiche dei ragazzi.

Author’s Bio: Con un master post-laurea in “Teorie e Tecniche della Programmazione e della Valutazione”, conseguito presso l’Università degli Studi di Ferrara, Balena Antonella ha una lunga esperienza di docenza di lingua inglese nelle scuole secondarie superiori italiane. Sperimenta nuove metodologie ed approcci didattici, dedicandosi allo studio ed alla ricerca costante di modalità didattiche efficaci per l’insegnamento, incluse le nuove tecnologie, per motivare al meglio i propri studenti. E’ anche teacher trainer in molti progetti. Antonella Balena, with a master in experimental didactics ,planning and evaluation techniques (Ferrara University, Italy) is a long experienced EFL teacher. She always experiments new methodology and approaches and has devoted herself to constant study and research of successful didactics for teaching including new technologies, to best motivate learners. She is also a teacher trainer in many projects